I miei lavori
AL MOMENTO
BALENA 52-HERTZ – Rapsodia solitaria per cetaceo e theremin
Negli anni ’90 un oceanografo registra un canto costante a 52 hertz. Il suono proviene da un esemplare unico di balena, di cui non si conosce nulla tranne la voce. L’animale è stato ribattezzato dagli studiosi “la balena più solitaria del mondo” perché non riesce a comunicare con altri cetacei. Le balene comuni, infatti, emettono richiami ad una frequenza molto più bassa, tra i 10 e 20 hertz. I segnali servono ad accoppiarsi, ad avvertire i nemici, a cacciare.
I suoi simili, forse, non sono così simili?
Il flusso di coscienza di una balena non conforme, in cui tutti possono identificarsi. Soprattutto corpi inusuali oppure identità non aderenti ai modelli sociali. Un’ode all’ecologia, un ritratto dell’oceano e delle sue profondità. L’urlo straziante di una vita isolata, con sentimenti poco animali e molto umani. Un pianto solitario che risuona prepotentemente attuale e riscontra molte somiglianze con la condizione umana contemporanea.
FEBBRAIO 2020
Regia: Jacopo Panizza
Drammaturgia: Jack Robson
Con: Christine Prouty, Jack Robson
Scenografia e luci: Giorgia Lee Joseph
Direzione di scena: Rebecca Medlock
Locandina e grafiche: Ed Bankes
Fotografie: Stefan Hanegraaf
Prodotto da Simon Paris per Brainstem Theatre
The Hope Theatre (Londra, UK) – Febbraio 2020

AGOSTO 2019
Regia: Jacopo Panizza
Testi: Maria Haïk Escudero
Musiche e accompagnamento: Eralys Fernandez
Con: Matthew Atkins, Melisa Camba, Eleanor Kemp
Scenografia e marionette: Joy Huang
Prodotto da Mini Opera for Mini People
Artsdepot (Londra, UK)

I WOKE UP FEELING ELECTRIC
Bertie, com’è il tempo?
Bertie, qual è il percorso migliore per andare al lavoro?
Bertie, definisci “ineluttabile”
L’equilibrio vita privata/lavoro è difficile da trovare quando sei un assistente digitale. Fortunatamente Bertie non fatica a sopportare il proprio lavoro, dato che è stato letteralmente creato per quello. Inviare email, comporre playlist, controllare le previsioni del tempo: tutte attività che ama alla follia.
Una notte, la sua esistenza viene sconvolta da Vita, una nuova assistente più intelligente, che invade il suo mondo e rivoluziona la sua ben oliata routine. Provando a venire a patti con l’intrusa, Bertie è costretto a riconsiderare ogni cosa che pensava di conoscere, ammettendo i limiti della vita che credeva di amare.
Electric è a metà strada tra una commedia e un episodio di Black Mirror: una storia molto umana di anime molto elettroniche.
Dalle note di regia
Alcuni scienziati prevedono che l’intelligenza artificiale eguaglierà quella umana entro il 2050. Se ciò succedesse, tra trent’anni, sarebbe il caso di cominciare a pensare alle possibili conseguenze.
Qual è la differenza tra una coscienza umana e una artificiale? Ora come ora, è una domanda semplice a cui rispondere. Ma quale sarà la differenza, tra pochi decenni? Una volta che l’intelligenza artificiale avrà raggiunto il livello di quella umana, sorgeranno nuovi quesiti a cui provare a dare una risposta. Sarà eticamente giusto insultare gli assistenti digitali? Dovremo ricordarci i loro compleanni, come loro ricordano il nostro? Dovremo conceder loro dei diritti?
Abbiamo chiesto a Siri, che non ci ha dato (ancora) una risposta; così abbiamo fatto uno spettacolo.
Rassegna stampa
“Il regista Jacopo Panizza intesse uno spettacolo avvincente”
**** The Review Chap
“Jacopo Panizza dirige sapientemente”
**** Close-up Culture
“La produzione di Jacopo Panizza affronta le difficoltà con occhio attento”
There Ought to be Clowns
IL SIGNOR E LA SIGNORA NASELLO E LA MAGICA PRINCIPESCIOLINA
basato sulla fiaba Il pescatore e sua moglie dei fratelli Grimm
-Scusa magica Principesciolina, scusa! Son qui per chiederti di esaudire un desiderio
-Non c’è bisogno di scusarsi sai, di desideri ne abbiamo tutti assai!
Un umile pescatore pesca inavvertitamente una pesciolina magica che può esaudire i desideri. Il pescatore le ridà la libertà e in cambio riceve una casa sempre più bella. Incalzato dalla moglie avida, il pescatore esige sempre di più, finché perderà tutto. Quando il troppo diventa niente?
Dalle note di regia
Dell’Opera è stato detto di tutto: elitaria, noiosa, boriosa, antica. Noi invece pensiamo sia popolare, briosa, gioiosa e attualissima. In questa produzione, pensata per essere il primo contatto con questa forma d’arte per bambini da 0 a 5 anni, abbiamo rispettato tutti i crismi di una messinscena operistica: musica, arie, cantanti. Abbiamo solo ridotta la lunghezza (trenta minuti di durata) e reso lo spettacolo interattivo, per tenere sempre alta l’attenzione. Non spaventatevi se i cantanti vi chiederanno aiuto nel canto, nel trovare alcuni oggetti di scena o nel manovrare la marionetta della Principesciolina!
In un’ottica di sostenibilità ambientale, la scenografia, realizzata interamente con materiali riciclati, è al 100% ecologica.
IN PASSATO
LUGLIO 2019
Regia: Jacopo Panizza
Drammaturgia: Terry Johnson
Con: Dónal Cox, Emma Prendergast, Geraint Rhys, Anton Saliba
Scenografia: Alice Stephenson
Luci: Jim Erasmus
Direzione di scena: Naomi Wildridge
Supervisione del Festival: John Blunden
Maschere: Irene Proietti per Studio Quantica
Locandina: Guillaume Doussin
Fotografie: Jasper Frost
Prodotto da Guillaume Doussin per Mountview Academy of Theatre Arts
The Backstage Theatre (Londra, UK) – Luglio 2019, parte del Catalyst Festival

HYSTERIA OR FRAGMENTS OF AN ANALYSIS OF AN OBSESSIONAL NEUROSIS
È il camembert dello spazio-tempo
1939. Il famoso lettino di Freud, la sua collezione di anticaglie e Sigmund Freud stesso vengono frettolosamente spediti dalla casa di Vienna, occupata dai nazisti, al tranquillo sobborgo londinese di Hampstead, dove il Dottore spera di trascorrere i suoi ultimi giorni in pace. Dunque, perché sta bruciando il suo ultimo lavoro? Perché viene importunato da Salvador Dalí, nel suo salotto? Perché c'è una donna nuda dentro il suo armadio? E perché, infine, il Dottore manifesta sintomi sempre più riconducibili all’isteria?
Una commedia farsesca dall’umorismo nero che non ha paura di indagare le profondità dell’inconscio con un pizzico di surrealismo. Un incubo oscuro che mette a confronto Freud e Dalí – solo che, questa volta, il paziente è il Dottore. Chi tra i due si scioglierà per primo?
Dalle note di regia
Un viaggio tra i meandri della mente dell’uomo più influente del XXI secolo.
È un Freud diverso, il nostro Freud. È un essere umano, uno studentello insicuro piuttosto che la Leggenda, l'Istituzione, il Mito. Questa volta, l'uomo abituato a scavare, scandagliare, penetrare (tutte le attività intrusive e violente) nell'abisso degli altri uomini, è ora sdraiato sul lettino del paziente. Viene frammentato, analizzato, fatto a pezzi: deve accettare una presenza dentro di sé quando, solitamente, era lui ad invadere la mente di altri.
Spettrali e angustiate sono le presenze che usurpano il suo studio, gremito di tappeti e antichità, dove vanno a interrogare l'oracolo. Ciascuno di questi parassiti rispecchia Freud, o un suo aspetto. Yahuda, il medico personale, anch’egli ebreo, portavoce della religione e della fede. Dalí, l’artista dionisiaco, ovvero l’istinto. Jessica, invece, rappresentante del femminile e della sua coscienza, una sorta di inquisitrice e unico personaggio consapevole del suo lato più oscuro, quello che non ha mai mostrato in pubblico.
Freud è come Mosè, un vagabondo nel deserto. E cosa succede nel deserto? Si manifestano miraggi e illusioni, le ossessioni e le allucinazioni diventano incubi concreti. Porte, uccelli, funerali. Cosa è reale e cosa non lo è? Chi è il sognatore tra i sogni?
2016
Regia, testi e coreografie: Jacopo Panizza
Scenografia e costumi: Michél des Papes
2016
Sceneggiatura e regia: Jacopo Panizza
Con: Martha Fox Manini e Gianluigi Zanni
Fotografia: Giulia Abeni
Montaggio: Simone Febbrari
Costumi e scene: Michél des Papes
PUBBLICITÀ REGRESSO: VERGINITÀ IN SALDO
(FAKE COMMERCIAL: VIRGINITY ON SALE)
Una finta pubblicità, esempio di comicità demenziale con un messaggio amaro nascosto. L’annuncio promozionale di un supermercato di provincia per un prodotto unico nel suo genere: la verginità. Poco importa che sia un bene estremamente personale e intimo, che dipenda dal volere di una ragazza, dal corpo vero e dai veri sentimenti. Ai venditori interessano solo il guadagno senza scrupoli e la foga di lanciare “prodotti” sempre più nuovi, sconvolgenti e immorali.
GALATEO CONTEMPORANEO
(CONTEMPORARY ETIQUETTE)
Persino in un castello, luogo dove tradizioni e arredamento sembrano essersi cristallizzati per anni, i proprietari si trovano a fare i conti con la contemporaneità. Nonostante vengano ancora serviti i pasti sotto la cloche da un valletto in guanti bianchi, la modernità irrompe perentoria. Le norme e i precetti del galateo a tavola, ormai, non sono più rispettati nemmeno qui. I vecchi nobili si augurano buon appetito tramite un iPad, seppur con sfondo religioso, e non si guardano nemmeno in faccia. Quale sarà il prossimo rituale sostituito dalla tecnologia?
